La collezione della scuola
La collezione d’arte contemporanea della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell’Università degli Studi di Siena si deve soprattutto all’iniziativa di Enrico Crispolti (1933-2018), professore ordinario di Storia dell’arte contemporanea nell’Università degli Studi di Siena (1984-2005) e più volte negli anni direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici (1986-1998, 2001-2005). È costituita soprattutto da opere datate dalla fine degli anni Settanta a oggi, donate dagli artisti, italiani e stranieri, appartenenti a generazioni diverse, direttamente coinvolti nell’attività didattica della Scuola e in particolare nei seminari promossi nell’ambito dell’insegnamento di Storia dell’arte contemporanea o nelle mostre curate dagli allievi della Scuola (CARTHUSIA, 2001-2004). Negli anni della direzione di Massimo Bignardi (2008-2012, 2013-2016), professore associato di Storia dell’arte contemporanea, la raccolta si è arricchita di un più piccolo nucleo di opere di artisti specialmente di area campana.
La varietà dei nomi presenti e i tempi del loro ingresso in collezione riflettono il carattere non sistematico della raccolta, determinato dalle contingenze organizzative dell’attività didattica o, in alcuni casi, dalla volontaria adesione al progetto da parte di alcuni artisti. La scelta del loro coinvolgimento nel percorso formativo della Scuola radica nella pratica crispoltiana di una «critica in atto» quale occasione di confronto diretto con la produzione artistica più recente, in cui le ragioni del critico e quelle dell’artista dialogano e si chiariscono a vicenda, in un serrato dibattito utile a definire istanze di poetica e proposte di lettura, intese a verificare tenuta e qualità di una metodologia, insieme teorica e pratica, propria dello storico dell’arte contemporanea. Di molti di questi incontri rimane documentazione orale nelle registrazioni audio realizzate da Crispolti nei suoi anni a Siena e ugualmente conservate nell’archivio della Scuola.
Dopo l’atto formale di donazione della collezione all’Ateneo nel 2015 da parte di Crispolti, nel 2020 è stata avviata la schedatura di un primo importante nucleo di opere secondo gli standards ministeriali della cosiddetta scheda ‘OAC-Opera d’arte contemporanea’ e nel 2021 la raccolta, in deposito presso il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali, è entrata a far parte a pieno titolo delle Collezioni di Archeologia e d’Arte del Sistema museale dell’Università degli Studi di Siena.
La collezione è on-line sul database ‘INCONTEMPORANEA – Collezioni e raccolte d’arte’